Es.32 - Contro la guerra! Educazione civica - ricerca

Consegna mercoledì 13 marzo 

Esempio di stampato atteso - le foto o eventuali disegni sono a vostra scelta, ma dovranno risultare uniformi come messaggio dato:

http://www.silviodessi.com/wp-content/uploads/2023/09/esempioECo2lorem.pdf

alle tre pagine aggiungere una pagina  speciale dedicata ai grafici Ricerca ISPE

https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/un-anno-di-guerra-in-ucraina-12-grafici-per-capire-come-e-cambiato-il-mondo-116428

nella pagina 4 speciale grafici e tabelle - usare 5 grafici a scelta dello studente/studentessa

Testi da inserire:

in prima pagina per primo:

Articolo 11

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”

in prima pagina sotto all'articolo 11 - con continuo in seconda pagina in alto:

Commento dell’articolo 11

Ripudio della guerra e principio pacifista

La norma implica che il nostro Paese condanna moralmente, politicamente e giuridicamente l’utilizzo della violenza armata come strumento di offesa, ossia come mezzo per la risoluzione dei conflitti fra i popoli. La norma, pertanto, vieta le guerre di aggressione, cioè i conflitti armati volti a ledere l’indipendenza e o l’integrità territoriale di un altro Stato ovvero a imporre un certo ordinamento ad un’altra popolazione, per il perseguimento di propri interessi.

Il ripudio della guerra nasce dalla volontà di relegare definitivamente al passato il terrore, la morte e la devastazione delle due Guerre mondiali; la crudeltà della bomba atomica di Hiroshima; l’orrore della Shoah. Tuttavia l’art. 11 non esclude che azioni belliche possano essere intraprese per la legittima difesa di respingere un attacco armato che metta in pericolo l’esistenza e l’indipendenza dello Stato (guerra di difesa). Tale funzione difensiva legittima, infatti, la presenza di un esercito. Questa interpretazione è suffragata dal combinato disposto degli artt. 11, 78, 87 e 52 Cost.:

Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al governo i poteri necessari (art. 78 Cost.)

Il Presidente della repubblica dichiara lo stato di guerra deliberato (art. 87 Cost.)

Dovere costituzionale dei cittadini di difendere la Patria (art. 52 Cost.)

 Lo stesso articolo mostra la via, in positivo, per conseguire le finalità di pace e giustizia nei rapporti internazionali: il promuovere e il favorire, anche mediante limitazioni alla libertà giuridica e di azione dello Stato, le organizzazioni internazionali che mirino al mantenimento della pace e ed allo sviluppo della collaborazione fra gli Stati. Tali limitazioni sono consentite nella misura in cui, tutti gli stati partecipanti in condizioni di uguaglianza e parità, riconoscano e attribuiscano determinati poteri alle istituzioni sovranazionali.

 La norma in esame ha legittimato:

L’ingresso dell’Italia nell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che richiedeva, come presupposto di ammissione, che lo Stato aderente si dichiarasse “amante della pace”

La firma del Trattato di Roma che istituì la C.E.E. nel 1957 e la sottoscrizione del Trattato di Maastricht del 1992, istitutivo dell’attuale Unione Europea

SD

seconda pagina sotto continuo articolo dalla prima pagina - riquadrato in giallo:

Cosa dice l'Organizzazione delle Nazioni Unite sui poteri dei vari organismi

Cosa dice l’Onu sui poteri del Consiglio di Sicurezza, dell’Assemblea generale e del Segretario generale

Mentre emergono gli orrori di Bucha e di altre città ucraine colpite dalla guerra d’invasione della Russia, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede al Consiglio di sicurezza dell’Onu di espellere la Federazione Russa perché «Abbiamo a che fare con uno Stato che sta trasformando il veto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel diritto alla morte». Poi, ricordando che «L’organizzatore dell’Olocausto Adolf Eichmann non è rimasto impunito», il presidente ucraino ha detto che per l’Onu è tempo di riforme: «Il potere della pace deve diventare dominante». E ha nuovamente sfidato il Consiglio di sicurezza a espellere  la Federazione Russa perché è «Una fonte di guerra, in modo che non possa più bloccare le decisioni prese sulla sua aggressione». Oppure l’Onu dovrebbe «Dissolversi del tutto, se non ha altro da fare che impegnarsi in una conversazione. Siete pronti a chiudere le Nazioni Unite? Credete che il tempo del diritto internazionale sia finito?. L’Ucraina ha bisogno di pace. L’Europa ha bisogno di pace. Il mondo ha bisogno di pace».

terza pagina in alto

Il Consiglio di sicurezza può fermare una guerra?

Vediamo cosa fa l’Onu

Le funzioni e i poteri del Consiglio di sicurezza sono stabiliti nella Carta delle Nazioni Unite, il documento fondativo dell’Organizzazione. Fu firmato il 26 giugno 1945, a San Francisco, a conclusione della Conferenza delle Nazioni Unite sulle organizzazioni internazionali ed entrò in vigore il 24 ottobre 1945. Il Consiglio di Sicurezza, composto da 15 membri – 5 seggi permanenti appartengono a Cina, Francia, Federazione Russa, Regno Unito e Stati Uniti, con 10 seggi non permanenti che ruotano per elezione tra gli altri Paesi membri dell’Onu – è l’organo che è stata concessa la responsabilità primaria per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Assume la guida nel determinare l’esistenza di una minaccia alla pace, di una violazione della pace o di un atto di aggressione.

Quello che potreste non sapere è che prima del 1965 il Consiglio di Sicurezza era composto da 11 membri, 6 dei quali non permanenti. L’espansione a 15 membri è avvenuta nel 1991 dopo la modifica dell’articolo 23, paragrafo 1, della Carta attraverso l’adozione di una risoluzione dell’Assemblea generale .

Sebbene vi siano ancora circa 60 Stati membri delle Nazioni Unite che non hanno mai fatto parte del Consiglio di sicurezza, tutti i membri delle Nazioni Unite, tuttavia, concordano, ai sensi dell’articolo 25 della Carta, di accettare e attuare le decisioni adottate dal Consiglio . In altre parole, le azioni intraprese dal Consiglio sono vincolanti per tutti i paesi membri dell’Onu.

Nell’affrontare le crisi, il Consiglio, guidato dalla Carta delle Nazioni Unite, il Consiglio di Sicurezza può compiere diversi passi. Agendo ai sensi del capo VI della Carta, il Consiglio può invitare le parti di una controversia a risolverla con mezzi pacifici e raccomandare metodi di aggiustamento o termini di risoluzione. Può anche raccomandare il rinvio delle controversie alla Corte internazionale di giustizia (ICJ), che è ampiamente conosciuta come la “Corte mondiale” ed è il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, con sede a L’Aja nei Paesi Bassi. In alcuni casi, il Consiglio di Sicurezza può agire ai sensi del Capo VII della Carta e ricorrere all’imposizione di sanzioni o addirittura autorizzare, in ultima istanza, quando si esauriscono i mezzi pacifici per dirimere una controversia, l’uso della forza, da parte degli Stati membri, di coalizioni degli Stati membri o operazioni di pace autorizzate dalle Nazioni Unite per mantenere o ripristinare la pace e la sicurezza internazionali.

È importante sottolineare che l’azione richiesta per eseguire le decisioni del Consiglio di Sicurezza per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale può essere intrapresa da tutti i Membri delle Nazioni Unite o da alcuni di essi, così come il Consiglio di Sicurezza potrà determinare ai sensi del Capitolo VII. La prima volta che il Consiglio ha autorizzato l’uso della forza è stato nel 1950 nell’ambito di quella che è stata definita un’azione di contrasto militare, per garantire il ritiro delle forze nordcoreane dalla Repubblica di Corea.

terza pagina in basso all'articolo Il Consiglio di sicurezza può fermare una guerra?

riquadrato in magenta al 30%

Il mio parere sull'Ucraina

riquadrato in verde al 30%

Il mio parere su Gaza

Questi due riquadri colorati devono avere lo stesso numero di battute, cioè il testo dovrà avere la stessa lunghezza. Questi due testi sono contributi personali dello studente/essa.

quarta pagina inserire i cinque grafici o tabelle 





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